Inclusione lavorativa e Cooperazione di tipo B

Inclusione lavorativa e Cooperazione di tipo B

Inclusione lavorativa e Cooperazione di tipo B

Normativa giuridica di riferimento: Le cooperative sociali sono disciplinate dalla legge 381/1991, la quale, all’art. 1, chiarisce che le cooperative sociali hanno lo scopo di perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’inclusione sociale dei cittadini attraverso:

  • la gestione di servizi socio-sanitari ed educativi;
  • lo svolgimento di attività diverse – agricole, industriali, commerciali o di servizi – finalizzate all’inclusione lavorativa di persone svantaggiate

La Cooperativa Sociale Litografi Vesuviani Servizi Salute e lavoro, nasce nel maggio del 2000 con un finanziamento della comunità europea, precisamente progetto “Litograph”, realizzato dal Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL Na3 Sud (ex NA 5),

in partenariato con Comuni dell’Area Vesuviana di Napoli, principalmente dal Comune di San Giorgio a Cremano che insieme all’ASL Napoli 3Sud non ha mai smesso di sostenere l’iniziativa.

Il progetto in collaborazione con i paesi europei, quali Inghilterra, Francia, Olanda, Svezia, Germania, si articolò nella formazione di 15 giovani pazienti psichiatrici in grafica pubblicitaria e alla fine il progetto si concluse con la costituzione degli stessi di una cooperativa sociale di tipo B, denominata “Litografi Vesuviani”.

Nel 2005, la cooperativa da cooperativa B si consolida divenendo cooperativa mista (A e B) e divenendo Litografi Vesuviani –Servizi, Salute e Lavoro, volta a favorire non solo l’inserimento lavorativo di pazienti psichiatrici (B), ma anche la gestione di servizi socio-sanitari (A).

La funzione che vede la cooperazione sociale di tipo B impegnata nell’inserimento lavorativo, è un’esperienza storica consolidata.

Le cooperative sociali di tipo B come quella dei Litografi Vesuviani hanno svolto e svolgono un ruolo fondamentale nella gestione delle politiche attive a favore delle persone disabili; ponendo particolare attenzione all’inclusione sociale e lavorativa di soggetti vulnerabili attraverso;

l’inserimento lavorativo in ambiti occupazionali adeguati e protetti e l’offerta di servizi per il lavoro con attività quali:

la formazione al lavoro, l’orientamento, la gestione di servizi per la ricollocazione, la partecipazione a reti e progetti con partner pubblici e privati, ecc.

Negli anni la Cooperativa Sociale L.V. è andata sempre più strutturandosi come luogo inclusivo fino ad arrivare ad oggi ad avere 9 soci lavoratori, appartenenti all’area di fragilità, (categoria alla lettera b della L. 381/91).

Per la formazione professionale, la cooperativa si avvale di artigiani professionisti e di Tutor Aziendali e Didattici interni,

che seguono il modello del Peer to Peer. Tutti i progetti riabilitativi sono sviluppati con i medici psichiatri del Dipartimento di Salute Mentale delle Asl territoriali di riferimento, secondo PTRP (Piano Terapeutico Riabilitativo Personalizzato), seguendo il modello della Recovery,

in cui ogni paziente è il protagonista del proprio percorso di cura. I cooperatori sociali dei Litografi Vesuviani,

Servizi Salute e Lavoro si occupano di “Grafica Pubblicitaria”, di Web Graphic, di Stampa Serigrafica, di artigianato sartoriale, di agricoltura sociale, arti bianche.

Dalle cooperazioni di tipo B che nascono progetti come “Mai più Dentro”, proposto dalla Coop. L.V.,

attualmente in essere e Cofinanziato da Fondazione con il Sud per l’iniziativa Carceri 2019,

destinato a cittadini autori di reato affetti da patologie psichiatriche.

L’obiettivo è offrire lavoro a chi è escluso per stigma della malattia mentale. Gli “autori di reato” con disabilità psichiatrica,

a cospetto di altri hanno maggiormente il rischio di essere emarginati dalla società, in quanto,

dopo aver scontato la pena rischiano di aggravare le loro condizioni psichiatriche, soprattutto per la mancanza di opportunità di inclusione sociale e lavorative. Il progetto è finalizzato alla formazione ed inclusione lavorativa di n. 10 pazienti psichiatrici detenuti con condanna penale definitiva,

attraverso una formazione teorico/pratica nei laboratori posti in essere dalle cooperative partner,

al fine di prevenire la recidiva soprattutto penale, ma anche l’aggravamento della malattia stessa.

Le cooperative sociali di tipo B, hanno tutte lo scopo di dare una risposta ai bisogni occupazionali delle persone disabili e delle persone

in condizioni di svantaggio sociale, coniugando la produzione con il rispetto della persona,

delle sue difficoltà, mettendo in risalto le capacità e le potenzialità di ogni utente.

RIUNIONI DI EQUIPE – PROGETTO MAI PIU’ DENTRO

RIUNIONI DI EQUIPE – PROGETTO MAI PIU’ DENTRO

RIUNIONI DI EQUIPE – PROGETTO MAI PIÙ DENTRO

La Cooperativa Sociale Litografi Vesuviani, Capofila del progetto “Mai più dentro” ha avviato vari meeting sulla piattaforma Zoom con tutti i partner per discutere le nuove azioni di progetto.

A causa dell’emergenza pandemica causata dal covid19, abbiamo imparato a convivere con restrizioni sociali, al fine di contrastare la diffusione del virus, adattandoci a nuovi strumenti tecnologici come le piattaforme per videoconferenze grazie alle quali è possibile riunire tutti i referenti partner del progetto,

in un’unica stanza virtuale e consentire lo svolgimento di riunioni altrimenti irrealizzabili.

Il progetto “Mai più dentro” Cofinanziato da Fondazione con il Sud per l’iniziativa Carceri 2019, è destinato a cittadini autori di reato affetti da patologie psichiatriche. L’obiettivo è offrire lavoro a chi è escluso per stigma della malattia mentale,

amplificato per gli “autori di reato”.

Litografi Vesuviani con tutta la partnership di cui: Carcere di Secondigliano, Carcere di Poggioreale, UEPE di Napoli,

Camune di San Giorgio a Cremano, Asl Napoli 3 Sud, Coop. Lavoro in Corsi, Associazione Diesis e l’agenzia di formazione Consul Service,

hanno svolto diverse riunioni on line continuando a garantire le fasi di avanzamento progetto.

Durante le riunioni, dopo una breve presentazione e una ricapitolazione delle azioni passate,

si è ragionato insieme sulle azioni da intraprendere. Intanto i destinatari sono stati individuati dal DSM dell’ASL Napoli3Sud,

dal Carcere di Poggioreale e dal Carcere di Secondigliano, nonché dal UEPE di Napoli in una accurata fase di selezione e bilancio delle competenze.

La Cooperativa in collaborazione con i partner continua mantenere un assetto organizzativo ed operativo fortemente comunitario,

improntato sul sostegno dei pazienti afferenti ai DSM territoriali,

con un elevato grado di interconnessioni con gli Enti del Terzo Settore e i diversi soggetti istituzionali.

RISCHI SULLA RECIDIVA DEI PAZIENTI PSICHIATRICI E L’IMPORTANZA DELL’INCLUSIONE SOCIALE E LAVORATIVA

rischi sulla recidiva

RISCHI SULLA RECIDIVA DEI PAZIENTI PSICHIATRICI E L’IMPORTANZA DELL’INCLUSIONE SOCIALE E LAVORATIVA

Gli autori di reato con disabilità psichiatrica, a cospetto di altri hanno maggiormente il rischio di recidiva, in quanto,

dopo aver scontato la pena rischiano di aggravare le loro condizioni psichiatriche, soprattutto per la mancanza di opportunità di inclusione sociale e lavorative.

Grazie a iniziative come quelle proposte dalla Cooperativa Litografi Vesuviani con il Progetto “Mai più dentro” erogato da Fondazione con IL SUD,

iniziativa Carceri 2019, che seguono regole condivise, trovano nel sistema penitenziario enti del terzo settore e ASL di riferimento territoriale,

modelli di post detenzione che favoriscono la partecipazione alle attività inclusive e formative per ridurre la possibilità di recidiva.

I dati sulla riabilitazione psichiatrica, formazione e inserimento lavorativo, nella pratica quotidiana, dimostrato che il lavoro migliora la condizione di malattia,

aumenta la qualità di vita, riduce induzione di reato e crea sviluppo territoriale.

Il progetto “Mai più dentro” è finalizzato alla formazione ed inclusione lavorativa di n. 10 pazienti psichiatrici, autori di reato,

attraverso una formazione teorico/pratica nei laboratori posti in essere dalle cooperative partner, al fine di prevenire la recidiva soprattutto penale,

ma anche l’aggravamento della malattia stessa. La rete territoriale: servizi sociali, associazioni, scuole, agenzie formative,

azioni di consapevolezza sono elementi di fondamentale importanza.

La pericolosità sociale, la prevenzione di nuovi reati può essere migliorata dai percorsi di cura ma non può essere la finalità del lavoro degli psichiatri in relazione al fatto che i comportamenti sono sempre multideterminati, risentono di variabili biologiche, psicologiche e sociali, relazionali e situazionali.

I disturbi mentali non sono curabili con un singolo intervento,

l’efficacia della terapia farmacologica è parziale (si pensi che il 25% delle schizofrenie è resistente ai trattamenti).

E’stato rilevato che il persistere di un atteggiamento che sostiene la Recovery, in cui la cura basata sulla libertà, il consenso,

la responsabilità e la sicurezza (anche per lavoro, abitare e reddito) quindi sul pieno riconoscimento della persona con problemi psichiatrici come cittadino,

portatore di diritti e doveri.  La cura deve avvenire sulla base di norme assolutamente chiare e trasparenti, leggibili e comprensibili da parte della persona.

Il sostegno di enti del terzo settore dopo che il paziente psichiatrico autore di reato ha scontato la pena, si fonda sulla necessità di prevenire nuovi reati,

di operare un recupero sociale chiedendo alla persona precisi comportamenti e il rispetto delle norme.

Luoghi sanitari e sociali da utilizzare secondo le esigenze della cura e non della giustizia,

in relazione all’intensità e alla durata degli interventi.

Va ricordato che dalla chiusura degli OPG è ancora più importante fare un lavoro di rete e di percorsi di comunità .

Il tutto è più complesso perché  richiede una revisione del concetto di responsabilità tenendo conto dell’estrema difficoltà e complessità del lavoro di cura,

del rapporto rischi/benefici, dell’efficacia reale delle pratiche.

Ai fini degli esiti positivi in medicina è indispensabile la partecipazione attiva della persona e della Comunità di appartenenza,

senza ciò, non vi è riabilitazione in psichiatria, inclusione e nemmeno la garanzia di sicurezza sociale.

La Salute Mentale ai tempi del Covid19

formazione

La Salute Mentale ai tempi del Covid19

L’impatto dell’emergenza COVID-19 sulle persone in carico presso i servizi per la salute mentale e sulle loro famiglie,

rappresenta per la nostra Cooperativa e la nostra equipe multidisciplinare, motivo di attenzione, per poter garantire, nella massima sicurezza possibile,

la continuità delle cure e delle attività riabilitative, delineando una serie di misure a tutela della salute degli operatori, delle persone e delle loro famiglie e che,

al contempo, prevengano la diffusione del contagio da COVID19.

Il grado di fragilità delle persone con problemi di salute mentale è piuttosto elevato, sia per problemi di comorbidità,

sia per la maggior esposizione a patologie trasmissibili a causa dei disturbi comportamentali e degli stili di vita condotti.

Pur non avendo dati statistici accertati per stimare il rischio di contrarre l’infezione, è tuttavia oggettivo presumere che esso sia elevato.

Come è ampiamente documentato, tra le stesse persone con disagi psichici, sono molto frequenti le malattie respiratorie,

la cui causa principale va ai tassi di tabagismo piuttosto alti.

A tali elementi vanno sommati gli elevati livelli di vulnerabilità psicosociale e l’impatto delle variabili socioeconomice e ambientali che,

nell’attuale situazione, concorrono fortemente a determinare quadri, anche gravi,

di disturbo e sofferenza mentale con conseguente compromissione delle capacità relazionali e produttive.

Il modello terapeutico riabilitativo seguito dalla Cooperativa Litografi Vesuviani è quello della “Recovery”,

in quanto è ritenuto di fondamentale importanza mettere il paziente “al centro della propria vita”, basato inoltre sul sostegno attraverso attività di inclusione sociale e formativa al lavoro,

che in questo momento storico, rischia di essere fortemente depotenziato in rapporto alle limitazioni di sicurezza che sono state adottate per contenere la diffusione epidemica.

Per evitare il prolungarsi di tale situazione, che concorre a far emergere nella popolazione generale un grado diffuso di malessere riconducibile alla perdita di riferimenti, di prospettive, ma anche delle condizioni socioeconomiche di base, la nostra cooperativa non si è mai fermata,

adottando metodologie innovative e tecnologiche pur di non abbandonare la propria utenza.

Le attività formative come già detto non si sono mai fermate, in un primo momento sono state gestite su piattaforme da remoto come “Zoom”,

mettendo a disposizione di tutti gli utenti, tutti i mezzi possibili per la realizzazione.

Successivamente con l’adeguamento e la messa in sicurezza delle strutture sono state riprese le attività presso le sedi dei comparti di produzione.

E’ attualmente in essere il progetto “Mai più dentro” Cofinanziato da Fondazione con il Sud per l’iniziativa Carceri 2019,

proposto dalla Cooperativa L.V., destinato a cittadini autori di reato affetti da patologie psichiatriche.

L’obiettivo è offrire lavoro a chi è escluso per stigma della malattia mentale, amplificato per gli  “autori di reato”.

I destinatari sono stati individuati dal DSM dell’ASL Napoli3Sud, dal Carcere di Poggioreale e dal Carcere di Secondigliano,

nonché dal UEPE di Napoli. A causa dell’innalzamento della curva epidemiologica è emersa la problematica più rilavante, cioè l’incompatibilità della Formazione in presenza degli utenti individuati, presso i laboratori messi a disposizione dalle cooperative coinvolte.

Nonostante tutte le misure di sicurezza adottate nelle nostre sedi il rischio di contagio per le strutture carcerarie è troppo elevato.

Intanto in accordo con tutta la partnership continuerà la relazione con gli utenti individuati per non perderne la motivazione, e poi riprendere la vera e propria formazione in presenza, non appena la situazione epidemiologica sarà risolta.

Intanto è bene sottolineare che, la rete territoriale dei servizi di salute mentale conta su un assetto organizzativo ed operativo fortemente comunitario,

improntato sul sostegno dei pazienti afferenti ai DSM territoriali,

con un elevato grado di interconnessioni con gli Enti del Terzo Settore e i diversi soggetti istituzionali.

Il Regalo Solidale – Natale con i Litografi Vesuviani

regali

Il Regalo Solidale – Natale con i Litografi Vesuviani

La cooperativa Litografi Vesuviani nasce nel maggio del 2000 a conclusione di un progetto europeo, misura “Horizon”,

specifico per la valorizzazione delle risorse umane. Il progetto europeo ha dato la possibilità a giovani utenti del Dipartimento di Salute Mentale,

di formarsi come grafici pubblicitari.

Con il sostegno del Comune di San Giorgio a C. e del DSM dell’ASL Napoli 3 Sud, è stata costituita la Cooperativa di inserimento lavorativo.

Innumerevoli sono stati i progetti di cui la cooperativa si è fatta promotrice collaborando con Istituzioni Pubbliche e Private.

Perseguendo il modello Recovery: la “persona al centro”, da protagonista della propria vita, a protagonista della vita della propria comunità.

Le attività della Cooperativa favoriscono infine quella consapevolezza dei familiari e della comunità locale, che completa il processo di inclusione sociale.

L’esperienza della Cooperativa, testimonia che, i contesti che sanno comprendere e valorizzare le differenze ed in cui ognuno può esprimere al meglio le proprie potenzialità.

L’occupazione dei dipendenti formati dalla cooperativa è avvenuto anche grazie al sistema delle Borse Lavoro.

Ad oggi la Cooperativa gestisce cinque comparti:

  • Serigrafia
  • Tipografia
  • Web Grafica
  • Sartoria
  • Orti Sociali

Per sua essenza ogni prodotto creato dai Litografi Vesuviani ha un alto contenuto sociale, creativo e artigianale, curando dall’inizio alla fine tutte le fasi di lavoro, dall’ideazione alla produzione.

Il processo di lavoro è sempre a più mani in modo da valorizzare le capacità e competenze di ognuno. Ovviamente la causa sociale non trascura la qualità dei nostri prodotti.

Il ricavo della vendita dei prodotti, aiuta a garantire la sostenibilità dei  comparti di produzione dando la possibilità a tutti gli utenti in servizio presso la Cooperativa L.V. di continuare a lavorare nonostante le avversità e la crisi economica già in essere, ma fortemente amplificata dalla pandemia da Covid19.

La Serigrafia perno della Cooperativa si occupa di stampe sia serigrafiche che a termoadesivo digitale su qualsiasi oggetto o abbigliamento richiesto, stampe di locandine, biglietti da visita, pieghevoli e tutto ciò che rientra nel settore tipografico e di elaborazione grafica digitale. Nel 2015 nasce “La Sartoria Dei Vesuviani” ugualmente con l’obiettivo di formazione lavoro per gli utenti del DSM dell’Asl Na 3 Sud, il laboratorio sartoriale con il sostegno di una sarta esperta produce borse e tessili da cucina con materiali pregiati e si occupa di aggiusti sartoriali. Nel 2016 nasce ”L’Orto dei Vesuviani”, la principale caratteristica dell’azione progettuale è la creazione di un «orto sociale» ad opera dei cittadini con problemi di salute mentale, supportati da un equipe multidisciplinare dalla Cooperativa. L’apprendimento di nuove abilità e competenze pratiche e teoriche costituisce un supporto per l’autonomia e l’autostima dei soggetti destinatari attraverso la Terapia Orticolturale.

 La produzione Natalizia

 L’obiettivo della Coop. L.V., è un orizzonte sociale; che intende sensibilizzare la cittadinanza sul tema del crescente disagio mentale, che spesso sul territorio viene isolato e stigmatizzato, promuovendo eventi finalizzati ad incrementare la rete sociale di sostegno.

I costi contenuti, e la qualità del customer service, hanno contribuito a soddisfare decine di aziende, organizzazioni, associazioni e privati che hanno scelto i prodotti della Coop. L.V.

Di seguito la nuova collezione di prodotti, realizzati dai comparti produttivi. I prodotti sono lavorati artigianalmente e racchiudono in sé pezzi di storia. Ogni cliente può personalizzare i prodotti in attinenza alle proprie esigenze.

I prodotti sono i seguenti:

  • Abbigliamento Uomo, Donna e Bambino personalizzate con stampa o ricamo. Potete scegliere tra le diverse tipologie di stampa: serigrafi­ca o digitale.
  • Borracce termiche personalizzate; dall’aspetto moderno, e ri­finite con gran cura. Capienza 500 o 700 ml personalizzabile con logo o nome, con pratico moschettone.
  • Borse su misura; un mix di eleganza e qualità, con produzione 100% Made in Italy. Disponibile in sede la nuova collezione firmata dalla Sartoria dei Vesuviani con svariati modelli funzionali ed eleganti.
  • Sacchetti personalizzati al profumo di lavanda. Realizzati a mano e cuciti presso la “Sartoria dei Vesuviani”, mentre la lavanda essiccata viene prodotta presso “L’Orto dei Vesuviani”, ideale per bomboniere, gadget o idee regalo. Possono inoltre essere uno strumento per rappresentare la tua azienda, in quanto è possibile personalizzare i sacchetti con loghi o qualsiasi altro riferimento.
  • Shopper personalizzate; Praticissime e funzionali, da utilizzare durante il giorno e nel tempo libero, il gadget perfetto per fiere, manifestazioni e convegni, ideali per pubblicizzare la propria azienda, è possibile personalizzarle con stampa serigrafica fino a 4 colori.
  • Barattoli di pomodori; produzione di conserve di pomodoro del Vesuvio coltivato presso L’Orto dei Vesuviani, produzione artigianale, secondo la tradizione napoletana, ottimo condimento per i vostri piatti, come fatto in casa, denso, corposo, pronto all’uso.

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Lavoro in Corsi: una start-up sociale dedicata al “green” – Orti Sociali e Riabilitazione

lavoro in corsi

Lavoro in Corsi: una start-up sociale dedicata al “green” – Orti Sociali e Riabilitazione

Lavoro in Corsi è una Cooperativa Sociale di tipo misto (A+B), che si può definire come un esempio concreto di “spin-off sociale”.
Infatti Litografi Vesuviani, storica cooperativa sociale già esistente sul territorio vesuviano, inserita nell’ambito della salute mentale, ha avviato una start-up sociale dedicata al “green”, creando le condizioni per far nascere una nuova realtà del terzo settore.
 
La Cooperativa Lavoro In Corsi rispetta quanto all’articolo 1 della legge n. 381/1991, la quale dichiara che le cooperative sociali hanno lo scopo di perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini attraverso:
a) la gestione di servizi socio-sanitari ed educativi;
b) lo svolgimento di attività (tra le quali quelle agricole) finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate.
 
La mission della Cooperativa si concentra pertanto sulla formazione tecnico-specialistica e l’inserimento lavorativo di persone con disabilità psichica attraverso percorsi di avviamento al lavoro e professionalizzazione in ambito agrotecnico.
La caratteristica fondamentale è che i Soci Lavoratori della Cooperativa hanno già svolto esperienza formativa e professionale, con esperienza di Cooperativa seguendo il progetto nell’ambito della legge Regionale N. 483 del 21/09/2012 presso la Litografi Vesuviani.
 
La collaborazione tra le due cooperative nasce dalla consapevolezza comune che l’inclusione socio-lavorativa, in un ambiente protetto, attraverso la formazione didattica ed esperienziale, migliora la qualità di vita del paziente e della sua famiglia con l’obiettivo di creare, oltre ad un benessere bio-psico-sociale, le condizioni per un inserimento lavorativo.
La progettazione e realizzazione di attività di co-terapia con i servizi socio‐sanitari a vantaggio di persone con fragilità (handicap psico‐fisico, problemi psichiatrici, ecc.) permette di sfruttare appieno la potenzialità dell’inclusione sociale soprattutto per quello che riguarda le misure di inserimento lavorativo grazie all’impego di risorse dell’agricoltura per promuovere azioni terapeutiche, educative, di inclusione sociale e lavorativa e servizi utili per la vita quotidiana.
orto cercola

Lavoro In Corsi & “Mai più dentro”

Nell’ambito del Progetto “Mai più dentro” iniziativa Carceri 2019 erogato da Fondazione con il Sud, Lavoro In Corsi si occuperà della formazione lavorativa e dell’inserimento di due utenti destinatari del Progetto, attraverso il coinvolgimento nelle attività di gestione di giardini e appezzamenti agricoli, tra i quali:

 

  • un terreno agricolo di oltre 1.500 mq situato a Cercola (NA) dove è stato realizzato un orto sociale per la coltivazione di ortaggi tipici del territorio (tra cui un presidio Slow Food) che rientra nella rete degli orti della Comunità Slow Food dedicata all’Agricoltura Sociale (https://www.facebook.com/SFagricolturasociale).
  • un uliveto di circa 100 esemplari situato a Striano (NA), dove è attivo un percorso professionalizzante nella coltivazione delle olive e nella produzione dell’olio extravergine.
uliveto

PAZIENTI PSICHIATRICI E FAMIGLIE: L’IMPORTANZA DEL SOSTEGNO DA PARTE DEGLI ENTI DEL TERZO SETTORE

andrà tutto bene

PAZIENTI PSICHIATRICI E FAMIGLIE: L’IMPORTANZA DEL SOSTEGNO DA PARTE DEGLI ENTI DEL TERZO SETTORE

Il campo inerente alla salute mentale, rimane a tutt’oggi solo parzialmente conosciuto, pervaso da pregiudizi, che alimentano paura,

vergogna e disorientamento in chi si trova di fronte all’insorgere ed all’imperversare della malattia.

Il senso d’inadeguatezza che ne consegue determina molto spesso in coloro che si trovano a dover gestire il paziente psichiatrico, un atteggiamento a volte d’impotenza e di chiusura, altre di totale negazione della malattia stessa.

Il paziente che vive all’interno di un nucleo familiare è completamente pervaso dal sistema che lo circonda

e la famiglia è completamente pervasa dalla convivenza di un familiare con disturbo psichiatrico.

Molto spesso i rapporti all’interno della famiglia sono reciproci e invischianti, l’uno dipende dagli altri e viceversa.

Il compito degli operatori che attuano un percorso riabilitativo, è quello di integrare la famiglia all’interno del piano terapeutico, non si può prescindere da questa. Il compito dell’èquipe quindi, diventa multidimensionale, e multimodale.

Molto spesso le istanze del paziente e della famiglia sono multiple, sanitarie, socio-economiche, relazionali etc.

Per avviare un Percorso Terapeutico Riabilitativo Individuale di assistenza è imprescindibile avviare una rete relazionale attorno alla famiglia presa in carico.

Le associazioni di familiari che collaborano con le cooperative, sono un punto di contatto molto importante per coinvolgere altri familiari ed offrire loro un sostegno e un supporto pratico e concreto.

La famiglia rappresenta una parte importante della rete affettiva e sociale e va coinvolta totalmente nell’equipe multidisciplinare recovery oriented che svolge un lavoro di rete a più livelli di connessione. Le strategie di intervento prevedono:

il sostegno da parte degli operatori nella mediazione relazionale tra utente e familiare, l’inserimento dei familiari nei gruppi di auto mutuo aiuto previsti.

Il sostegno di un’equipe disciplinare composta da un psicologo, un mediatore familiare,

un sociologo e un animatore sociale, ai familiari dei malati psichiatrici è dunque fondamentale.

Esso, abbracciando più livelli ha, infatti, non solo il compito di accogliere ed elaborare i vissuti interiori disfunzionali,

generati dall’evento malattia, ma ha anche la mission di indirizzare concretamente i familiari sulla strada di una gestione,

di ciò che fino a quel momento era del tutto “ignoto”.

Così facendo, non solo le famiglie smettono di sentirsi abbandonate e sole di fronte al loro dramma,

ma vengono alleggerite del peso di una situazione complicata e pesante.

La cooperativa cosciente dell’importanza di riferirsi anche ai familiari da oltre 10 anni accompagna le famiglie in percorsi di sostegno,

prima aiutando le famiglie ad incontrarsi in uno spazio di “mutuo aiuto”, poi stimolando loro a riunirsi in gruppi più formali.

Infatti nasce nel 2012 il “Comitato” dei familiari e poi successivamente, il 04/10/2013.

Accompagnando i familiari, quando ormai era nata in ognuno di loro la consapevolezza che fosse giunto il momento di cristallizzare il loro gruppo in una e vera e propria Associazione di Familiari, denominata “FA-MILIARI” per accreditarsi anche nei confronti della Comunità circostante.

La  Cooperativa Litografi Vesuviani grazie ad un protocollo d’intesa stipulato con l’Associazione dei Familiari,

pone ausilio a disposizione dei familiari, affinché possa  fornire loro tutte le informazioni necessarie in merito alle varie fasi della malattia

(eziologia, sintomatologia e prognosi) e alla sua conseguente evoluzione,

procurando loro, infine, gli strumenti psicologici adeguati, per poter apprendere nuove modalità relazionali,

quali elementi fondamentali durante il processo di cura.

La famiglia rappresenta una parte importante della rete affettiva e sociale e va coinvolta totalmente nell’equipe multidisciplinare recovery oriented

che svolge un lavoro di rete a più livelli di connessione.

Questa tipologia di intervento riabilitativo che definisce centrale il ruolo della famiglia all’interno dei progetti individuali,

abbassa notevolmente i rischi di drop-out e nello specifico di ottenere i risultati attesi.

L’obiettivo del supporto alle famiglie è quello di creare una stabilità emozionale dell’ambiente familiare,

tale da rendere possibile una migliore efficacia interattiva con la persona sofferente e conseguentemente,

un ridotto rischio di recidiva.

Intendiamo, con questo, l’istaurarsi di un nuovo tipo di relazione, attiva e propositiva, in cui il ruolo dei familiari,

opportunamente preparati e supportati nella loro autostima,

venga riconosciuto come fondamentale per l’attuazione del progetto terapeutico-riabilitativo del loro congiunto.

START: Al via la prima fase del progetto “Mai più dentro”

mai più dentro

START: Al via la prima fase del progetto “Mai più dentro”


“Mai più dentro” – Progetto di inserimento socio-lavorativo di pazienti psichiatrici detenuti

“Mai più dentro” è finalizzato alla formazione ed inclusione lavorativa di n. 10 pazienti psichiatrici autori di reato, attraverso una formazione teorico/pratica nei laboratori posti in essere dalla Cooperativa Litografi Vesuviani e le cooperative partner, al fine di prevenire la recidiva soprattutto penale, ma anche l’aggravamento della malattia stessa.

I soggetti destinatari sono autori di reato con disagio psichico, in detenzione a regime ordinario, o in regime alternativo alla detenzione, residenti nel territorio afferenti le strutture penitenziarie di Napoli Poggioreale e di Napoli Secondigliano, e del DSM della Napoli 3 sud.

Il progetto è iniziato con l’individuazione dei destinatari, che sta avvenendo in équipe multidisciplinare formata da Educatori  delle carceri coinvolte, Educatori del UEPE del territorio, dai sanitari del DSM dell’ ASL coinvolta.

Sono già stati definiti i criteri specifici in vari incontri con i partner del progetto.

I criteri di selezione definiti nella fase progettuale dalla partnership sono i seguenti:

Pazienti in età lavorativa preferibilmente entro i 40 anni di età, con reati legati presumibilmente a problematiche legate alla patologia psichiatrica con conservata capacità residuale.

La fase della selezione e individuazione dei destinatari è fondamentale per la buona riuscita di tutto il progetto.

Per ridurre il più possibile il rischio di insuccesso di un singolo inserimento lavorativo, è auspicabile lavorare con soggetti che sono già seguiti in un percorso riabilitativo, quindi il ruolo degli Educatori Penitenziari e dei sanitari che seguono i pazienti in carcere o in misure alternative diventa il pilastro dell’intero impianto progettuale.

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MAI PIÙ…ETICHETTE!

mai più etichette

MAI PIÙ…ETICHETTE!

L’Associazione di Promozione Sociale Diësis, socio ordinario e membro del consiglio di amministrazione dell’Associazione Nazionale RETE DAFNE ITALIA – RETE NAZIONALE DEI SERVIZI PER L’ASSISTENZA ALLE VITTIME DI REATOnasce dall’idea di un gruppo di psicologhe impegnate nel lavoro clinico e nell’ambito della formazione riguardo ai temi della promozione e la tutela dei diritti, l’informazione e il supporto delle vittime di reato, indipendentemente dalla tipologia del reato subito e dal genere, orientamento sessuale, età, nazionalità, razza, religione, condizione socio-economica e sanitaria, e in coerenza con quanto disposto dalla Direttiva 2012/29/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 ottobre 2012 che istituisce “norme minime in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato”.

L’Associazione sceglie questo nome non in maniera casuale. Intende restituire il significato di ciò che sottende lo spirito del gruppo e del suo lavoro: Il termine diësis deriva dal greco e significa “intervallo”. L’APS sceglie, dunque, il nome Diësis per indicare la possibilità, per ciascun soggetto che si trova al cospetto di una situazione o di un periodo di difficoltà, di vivere un momento di “intervallo”. Tale intervallo non è, però, considerato semplicemente una “pausa” ma tempo di possibilità di crescita, tempo in cui ogni individuo può scegliere di modificare il proprio presente e, va da sé, anche il proprio futuro.

Un momento di “intervallo”, forse, è ciò di cui hanno bisogno i detenuti “speciali”, che potremmo definire così nell’accezione negativa del termine: i  detenuti psichiatrici sono gli ultimi a ricevere cure, attenzione e una possibilità. Vittime di una duplice etichetta: quella diagnostica come pazienti psichiatrici e quella di colpevoli essendo autori di reato. Questi ultimi, una volta usciti dal carcere devono fare i conti con la società dei “liberi” e l’idea di ricominciare, iniziare una nuova vita. Questo diventa spesso difficile da realizzare perché talvolta ansie e frustrazioni possono immobilizzare e gelare l’idea di una rinascita. Lo status di detenuto infatti può rimanere come un marchio impresso nell’identità sociale che non permette di “spogliarsi” da quello che è stato e vestirsi di quello che si vorrebbe essere. Gli sbagli del passato sono pronti a ricordare nella memoria collettiva di una società ormai segnata il proprio “ruolo” ritornando invadenti nella vita delle persone, nei sogni e nei loro buoni propositi.

È in quest’ottica che l’Associazione di Promozione Sociale Diësis, si inserisce all’interno del progetto MAI PIÙ DENTRO: assumendosi la grande responsabilità di rimandare l’importanza di sospendere il giudizio per favorire una riflessione culturale ed aprire un dibattito non solo sul ruolo della vittima, ma anche quello del reo che la società contemporanea tende sempre più spesso ad etichettare condannando entrambi ad un grave immobilismo come succitato. Pertanto, attraverso workshop e incontri formativi, Diësis, intende promuovere il superamento della stigmatizzazione dei ruoli, facilitando una cultura che tenda alla riabilitazione non solo della vittima, ma anche dell’autore del reato, in modo da offrire ad entrambi l’occasione per ricostruire i legami sociali, rendendoli soggetti attivi all’interno della società. In questo modo si permetterà ai rei di prendere coscienza delle cause e degli effetti del loro comportamento, in maniera attiva, rimandando a loro la responsabilità dei reati commessi e la “riparazione” rispetto a questi ultimi, aiutando anche la comunità a comprendere le cause della loro condotta e a promuovere azioni per un maggior benessere mirando alla prevenzione dei crimini.

Recovery e Formazione al lavoro

recovery e formazione

Recovery e Formazione al lavoro: Il paziente al centro del suo percorso riabilitativo

La cooperativa Litografi Vesuviani nasce nel maggio del 2000 a conclusione di un progetto europeo, misura “Horizon”, specifico per la valorizzazione delle risorse umane. Il progetto europeo ha dato la possibilità a giovani utenti del DSM, di formarsi come grafici pubblicitari. Con il sostegno del Comune di San Giorgio a C. e del DSM dell’ASL Napoli 3 Sud, è stata costituita la Cooperativa di inserimento lavorativo.

Innumerevoli sono stati i progetti di cui la cooperativa si è fatta promotrice collaborando con Istituzioni Pubbliche e Private. Perseguendo il modello Recovery: la “persona al centro”, da protagonista della propria vita, a protagonista della vita della propria comunità. Le attività della Cooperativa favoriscono infine quella consapevolezza dei familiari e della comunità locale, che completa il processo di inclusione sociale.

L’esperienza della Cooperativa, testimonia che, è possibile prendersi cura delle persone, spostando l’attenzione dal trattamento clinico tout court ai servizi di riabilitazione. Possono essere promossi inserimenti lavorativi con risultati validi quando si costruiscono contesti di lavoro che pongono le relazioni umane e i valori morali. L’uomo al centro dell’azione sociale nel lavoro. I contesti che sanno comprendere e valorizzare le differenze ed in cui ognuno può esprimere al meglio le proprie potenzialità. L’occupazione dei dipendenti formati dalla cooperativa è avvenuto anche grazie al sistema delle Borse Lavoro. I settori gestiti dalla cooperativa sono: Agenzia di Pubblicità – Serigrafia –  Sartoria – Orto Sociale 

Serigrafia e Agenzia di pubblicità: Attualmente la Cooperativa offre stabilmente un regolare contratto di lavoro sia full time che part-time a Tempo Indeterminato a 8 utenti, (legge 381/91) . Il nostro modello di impresa sociale è basato sulla partecipazione attiva del socio lavoratore.  La serigrafia artigianale, comparto merceologico di riferimento, è gestita in ogni aspetto organizzativo da tutti i soci lavoratori. La formazione è trasversale per tutti, l’organizzazione è composta dalle diverse competenze di ogni socio lavoratore e alla propria vocazione. I soci più “”anziani”,  affiancano i soci più “giovani” con un supporto di tutoraggio, che è molto funzionale per il “peer to peer”.

L’Orto dei Vesuviani: Nella città di Portici,  la Cooperativa ha avuto affidato da privati incomodato d’uso gratuito un terreno di circa 1200 mq, dove ha realizzato un Orto Sociale di grande impatto sociale. Il Contadino che forma non solo alla tecnica di coltivazione, ma anche all’amore per la terra e al rispetto per l’ambiente, è un aspetto fondamentale del progetto. Inoltre, poiché l’orto è aperto ai cittadini, questo favorisce l’inclusione. Il rapporto diretto con le persone che usufruiscono dei beni della terra, il contatto con gli altri attori, amplia il raggio delle competenze e delle esperienze.

La Sartoria dei Vesuviani: Nel 2016 nasce il Progetto La Sartoria dei Vesuviani, un laboratorio artigianale di sartoria e ricamo. Il laboratorio nasce per dare la possibilità agli utenti del DSM dell’ASL Napoli 3 Sud, di usufruire di una formazione professionale. Con risorse umane qualificate, è possibile acquisire competenze lavorative nel campo della sartoria e del ricamo.  Gli utenti sono accolti, dall’artigiana esperta, da 1 tutor che svolge la funzione di peer, da un animatore sociale, da 1 volontaria. Sono prodotte shopper di stoffa, sacchetti profumati, biancheria e accessori moda, accessori per la casa e borse realizzate da materiali riciclati e non. Il laboratorio si occupa inoltre di aggiusti e lavori sartoriali.

Per quanto attiene i percorsi di inserimento lavorativo, essi si svolgono prevalentemente all’interno delle aree produttive della Cooperativa. Hanno come finalità l’attuazione dì un percorso autonomo e consapevole che attraverso azioni di orientamento e formazione mira al recupero delle competenze individuali, lavorative e socio-affettive. La persona è guidata, individuando e riattivando capacità e competenze, ciò fa sì che aumenti in essa l’autostima, la motivazione al cambiamento e la spinta all’auto-realizzazione.

©litografivesuviani
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